Libertà di stampa. Pandemia. Influenza suina o AH1: facciamola finita.
Il 30 ottobre si manifestava per rivendicare la libertà di stampa oppure per rivendicare la libertà di lasciarsi manovrare da chicchessia? Oggi la politica, domani l’economia. Tutti i giornali (a parte il Fatto Quotidiano), tutti media nazionali ed internazionali non hanno fatto altro che
evidenziare ogni giorno, ogni ora, il preoccupante dilagare della pandemia (l’influenza A-H1, già 26 vittime in Italia, peraltro tutte persone in condizioni di salute già precarie); nello stesso periodo saranno morte molte più persone di morbillo o scarlattina. Come è possibile, quando il mondo della scienza (medici, biologi, ricercatori) afferma che il timore per l’influenza A-H1 è infondato perché la sua aggressività e pericolosità sono nettamente inferiori a qualsiasi altro virus influenzale, che l’informazione invece evidenzi l’esatto contrario? Per vendere più copie? Da quando in qua la salute dei cittadini è diventata “gossip”? O lo fanno per compiacere e far guadagnare più soldi alle industrie farmaceutiche facendo vendere inutili dosi di vaccino? Mica siamo negli Stati Uniti dove per pagare una cambiale elettorale 4 mesi fa hanno acquistato 15 milioni di dosi a 30 dollari l’una!
Quindi a tutti i partecipanti alla manifestazione del 30 ottobre che poi hanno prestato il fianco a questa falsa informazione “medicogossippara” chiedo: “Cari giornalisti che lottate per la libertà di stampa quando al mattino vi guardate nello specchio, cosa provate?”
Luca Ricci di Regno
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